
Priolo, ONA Onlus e Confeuropa Consumatori
al corteo per ribadire: salute, lavoro e Riconoscimento per esposizione
all'amianto

L’Osservatorio
Nazionale Amianto - ONA Onlus e Confeuropa Consumatori col sostegno del
Presidente Nazionale Avv. Ezio Bonanni, dell’On.le Pippo Gianni, membro del
Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dell’ONA Onlus e di Calogero Vicario,
Coordinatore ONA Sicilia, insieme a numerosi associati, hanno partecipato alla manifestazione generale “SALUTE E LAVORO” che si è tenuta
ieri 15 novembre a Priolo Gargallo ed esprimono un giudizio positivo La
manifestazione indetta dal Comune di Priolo insieme ai sindaci della Provincia
di Siracusa, alla quale hanno aderito diverse sigle sindacali e numerose
associazioni ambientaliste, ha coinvolto più di mille persone.
ONA Onlus e
Confeuropa Consumatori hanno condiviso sin dall’inizio l’iniziativa
evidenziando e puntando il dito sulla Tutela Della Salute Pubblica -
Rilancio Del Lavoro - Riconoscimento Dei Diritti Previdenziali Per Esposizione
All’amianto -Rinascita Del Nostro Territorio.
Infatti
sono decine di centinaia i lavoratori che sono vittime di una moltitudine
di discriminazioni e che continuano a gridare il loro dolore e la loro
sofferenza nel deserto, inascoltati,
Nella Provincia di Siracusa, ed
in particolare a Priolo, Melilli ed Augusta, dove l’incidenza sembra essere
maggiore, assistiamo quotidianamente a mortalità per tumori e altre patologie, causata dall’esposizione
all’amianto e agli altri cancerogeni utilizzati abbondantemente nell’area
industriale.
ONA Onlus e
Confeuropa Consumatori, operando su tutto il territorio Nazionale, sono
ben consapevoli della particolare e difficile situazione di Priolo Gargallo,
uno dei siti di interesse nazionale in cui è necessaria la bonifica ambientale,
come individuato dalla legge 179 del2002 e che comprende le aree
industriali dei comuni di Priolo Gargallo, Melilli e Augusta, il
cosiddetto “Triangolodella morte”.
Quello che era
il più grande polo petrolchimico d’Europa, che negli anni passati dava lavoro a
diverse decine di migliaia di persone, contribuendo alla ricchezza nazionale
con prelievi fiscali di decine di miliardi delle vecchie lire, oggi riesce a
dare lavoro a poche migliaia di addetti il cui numero, giorno per giorno è
ridotto dai licenziamenti.
Di contro
queste decine di migliaia di lavoratori, e le loro famiglie, sono stati esposti
attraverso l’inevitabile contatto quotidiano al rischio morbigeno indotto
da materiali contenenti amianto e altri agenti chimici come cloro, mercurio, benzene,
nitro e tante altre ammine aromatiche: tutti quanti, agenti cancerogeni
che hanno causato e causano migliaia di decessi in tutto il comprensorio.
Per questo
oggi il comprensorio viene chiamato Il Triangolo della morte e si
presenta come un territorio degradato e irrimediabilmente compromesso
dall’industria chimica, dall’amianto e dal permanere di alcune attività
industriali dal forte impatto ambientale.
Ad oggi, nel
comprensorio non risulta effettuato alcuno studio epidemiologico in grado di
quantificare le conseguenze di questa che è una vera e propria tragedia, dalle
dimensioni epocali: è ormai appurato dalla comunità scientifica che
gli esposti alla fibra Killer hanno un’aspettativa di vita inferiore di
ben sette anni rispetto alla media.
A distanza di
20 anni dall’entrata in vigore della legge 257 del 1992 che ha bandito
l’amianto e indicato le modalità per affrontare le emergenze conseguenti al suo
uso, dobbiamo riscontrare la totale inerzia della Regione Sicilia
che avrebbe dovuto mappare, censire, bonificare, istituire il Registro
degli ex esposti,provvedere alla sorveglianza sanitaria e, non da
ultimo, avrebbe dovuto emanare gli atti di Indirizzo,che avrebbero
consentito ai lavoratori occupati nei siti contaminati di pote rbeneficiare
delle provvidenze previste dalla legge.
Invece, non
sono stati presi i provvedimenti necessari per censire, mappare, eliminare o
quanto meno ridurre il rischio amianto nella Provincia di Siracusa, cosi come
nel resto della Regione Sicilia; non sono stati emessi nemmeno gli atti di
indirizzo ed i lavoratori per avere il riconoscimento dei diritti previdenziali
devono ricorrere all’azione giudiziaria, con ulteriori
spese e disagi.
Per questo
l’Osservatorio Nazionale Amianto e Confeuropa Consumatori hanno partecipano
alla manifestazione del 15 novembre e per questo sostengono e supportano quanti
che come l’Onorevole Pippo Gianni si sono battuti e continuano a battersi per
porre termine a questo stato di cose ove le inadempienze degli enti competenti
hanno reso tristemente noto in tutto il mondo il comprensorio di Priolo
Gargallo, i suoi cittadini vittime di patologie letali,il suo alto numero
di decessi.
Le
interviste di Rassegna
Megarese:
Ascoltate le parole dell'On.
Pippo Gianni riguardo il suo operato da Deputato.
"Salute
e Lavoro" con l'On. Pippo Gianni
Manifestazione Provinciale
"Salute e Lavoro" ne parliamo con il Responsabile Regionale
dell'Osservatorio Nazionale Amianto.
"Salute
e Lavoro" con Calogero Vicario - ONA



Fonte: Ona Notiziario Amianto
15 Novembre
2013

Priolo Gargallo, Manifestazione salute e
lavoro di metà novembre: presente anche Ona Onlus
L'Osservatorio Nazionale Amianto - ONA Onlus e
Confeuropa Consumatori, col sostegno del Presidente Nazionale Avv. Ezio
Bonanni, dellOn.le Pippo Gianni, membro del Comitato Tecnico Scientifico
Nazionale dellONA Onlus e di Calogero Vicario, Coordinatore ONA Sicilia,
partecipano all manifestazione generale "salute e lavoro", fissata
per il prossimo 15 novembre a Priolo Gargallo alle ore 10,00. Il corteo
partirà dal Palazzo di città di Priolo Gargallo per arrivare alla portineria
centrale del petrolchimico. Queste le parole di Calogero Vicario, Coordinatore
Ona Sicilia / Siracusa:
Nella
Provincia di Siracusa, con particolare attenzione a Priolo, Melilli ed Augusta,
dove lincidenza sembra essere maggiore, assistiamo quotidianamente a
mortalità per tumori e patologie, causati dallesposizione allamianto e altri
cancerogeni.
ONA Onlus,
cosi come Confeuropa Consumatori, è radicata su tutto il territorio Nazionale
ed è presente anche a Priolo Gargallo, uno dei siti di interesse nazionale
relativamente alla bonifica ambientale e trova riferimento nel quaderno della
Salute illustrato e reso noto in occasione della presentazione della
Conferenza governativa 2012 a Casale Monferrato, dai Ministri DellAmbiente -
Lavoro Salute - CLINI FORNERO e BALDUZZI.
Il sito di
bonifica di interesse nazionale viene individuato, come tale, con la legge
179/02 del 31 luglio, viene perimetrato dal D.M. 26 marzo del 2003, occupa una
superficie che comprende le aree industriali dei comuni di Priolo, Melilli e
Augusta, il cosiddetto Triangolo della morte.
Nel più
grande polo petrolchimico dEuropa, negli anni passati vi sono stati livelli
occupazionali di diverse decine di migliaia di unità, contribuendo cosi alla
ricchezza nazionale con prelievi fiscali di decine di miliardi delle vecchie
lire da parte dello Stato.
Questi
lavoratori, con le loro famiglie sono stati esposti al rischio morbigeno, per
linevitabile contatto quotidiano con materiali contenti fibre di amianto, e
altri agenti chimici come cloro, mercurio, benzene, nitro e altre ammine
aromatiche, tutti quanti, agenti cancerogeni e causa di migliaia di decessi in
tutto il comprensorio. Oggi larea industriale, oramai decimata, riesce a dare
lavoro a poche migliaia di addetti il cui numero, giorno per giorno è ridotto
dai licenziamenti.
Il Triangolo
della morte si presenta quindi con un territorio degradato compromesso
dallindustria chimica e dallAmianto e nel quale continuano ad operare alcune
attività industriali dal forte impatto ambientale.
Ad oggi,
nella zona industriale, non ci risulta effettuato alcuno studio epidemiologico
e a distanza di 20 anni dallentrata in vigore della legge 257/92 avente ad
oggetto: Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto.
La Regione
Sicilia avrebbe dovuto mappare, censire, bonificare, istituire il Registro
degli ex esposti ad amianto, provvedere alla sorveglianza sanitaria e avrebbe
dovuto emanare anche gli atti di Indirizzo, per consentire ai lavoratori che
hanno lavorato nei siti contaminati di amianto, di poter beneficiare di quanto
previsto dalla legge e ottenere il giusto diritto che come ben sappiamo, le
aspettative di vita degli esposti alla fibra Killer, sono inferiori di sette
anni.
Invece,
appare del tutto evidente che non sono stati presi provvedimenti per censire,
mappare, eliminare o quanto meno ridurre il rischio amianto nella Provincia di
Siracusa cosi come nella Regione Sicilia, non sono stati emessi nemmeno, g li
atti di indirizzo ed i lavoratori per avere il risarcimento previdenziale,
devono ricorrere allazione giudiziaria.
A tal
proposito per superare, le discriminazioni in atto è intervenuto, lOn.le
Pippo Gianni, con numerose interrogazioni parlamentari e con la presentazione
di due disegni di Legge in ambito nazionale e un altro presso la Regione
Sicilia.
Questultimo,
prevede listituzione di un CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE PER LE PATOLOGIE
ASBESTO CORRELATE PRESSO IL MUSCATELLO DI AUGUSTA ED IL REGISTRO REGIONALE
DEGLI EX ESPOSTI AD AMIANTO ed è stato già esitato dalle varie commissioni e
quanto prima ci auguriamo approdi in aula per la votazione finale.
Le
inadempienze, degli enti competenti, hanno consentito lesposizione, al rischio
amianto e altri cancerogeni di decine di migliaia di lavoratori e di cittadini,
rendendo il petrolchimico di Priolo Gargallo, noto in tutto il mondo, pe r
lalta incidenza tumorale, per patologie asbesto correlate e altri patogeni e
per lalto numero di decessi.
Fonte: SiracusaNews
28/10/2013

ONA ONLUS E CONFEUROPA CONSUMATORI
ADERISCONO ALLA MANIFESTAZIONE DEL 15 NOVEMBRE A PRIOLO GARGALLO.
L'Osservatorio Nazionale Amianto - ONA Onlus e
Confeuropa Consumatori, col sostegno
del Presidente Nazionale Avv. Ezio Bonanni, dellOn.le Pippo Gianni, membro
del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dellONA Onlus e di Calogero Vicario,
Coordinatore ONA Sicilia, PARTECIPANO ALLA MANIFESTAZIONE GENERALE SALUTE E
LAVORO, fissata per il prossimo 15 novembre a Priolo Gargallo alle ore
10,00. Il corteo partirà dal Palazzo di città di Priolo Gargallo per
arrivare alla portineria centrale del petrolchimico.
LA PARTECIPAZIONE A TALE INIZIATIVA È UN DOVERE, SIAMO
VITTIME DI UNA MOLTITUDINE DI DISCRIMINAZIONI.
TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA - RILANCIO DEL LAVORO -
RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI PREVIDENZIALI PER ESPOSIZIONE ALLAMIANTO -
RINASCITA DEL NOSTRO TERRITORIO.
Nella Provincia di Siracusa, con particolare
attenzione a Priolo, Melilli ed Augusta, dove lincidenza sembra essere
maggiore, assistiamo quotidianamente a mortalità per tumori e patologie,
causati dallesposizione allamianto e altri cancerogeni.
ONA Onlus, cosi come Confeuropa Consumatori, è
radicata su tutto il territorio Nazionale ed è presente anche a Priolo Gargallo,
uno dei siti di interesse nazionale relativamente alla bonifica ambientale e
trova riferimento nel quaderno della Salute illustrato e reso noto in
occasione della presentazione della Conferenza governativa 2012 a Casale
Monferrato, dai Ministri DellAmbiente - Lavoro Salute - CLINI FORNERO e
BALDUZZI.
Il sito di bonifica di interesse nazionale viene
individuato, come tale, con la legge 179/02 del 31 luglio, viene perimetrato
dal D.M. 26 marzo del 2003, occupa una superficie che comprende le aree
industriali dei comuni di Priolo, Melilli e Augusta, il cosiddetto Triangolo
della morte.
Nel più grande polo petrolchimico dEuropa, negli anni
passati vi sono stati livelli occupazionali di diverse decine di migliaia di unità,
contribuendo cosi alla ricchezza nazionale con prelievi fiscali di decine di
miliardi delle vecchie lire da parte dello Stato. Questi lavoratori, con le
loro famiglie sono stati esposti al rischio morbigeno, per linevitabile
contatto quotidiano con materiali contenti fibre di amianto, e altri agenti chimici come cloro, mercurio, benzene,
nitro e altre ammine aromatiche, tutti quanti, agenti cancerogeni e causa di migliaia di decessi in tutto il comprensorio.
Oggi larea industriale, oramai decimata, riesce a dare lavoro a poche migliaia
di addetti il cui numero, giorno per giorno è ridotto dai licenziamenti.
Il Triangolo della morte si presenta quindi con un
territorio degradato compromesso dallindustria chimica e dallAmianto e nel
quale continuano ad operare alcune attività industriali dal forte impatto
ambientale.
Ad oggi, nella zona industriale, non ci risulta
effettuato alcuno studio epidemiologico e a distanza di 20 anni dallentrata in
vigore della legge 257/92 avente ad oggetto: Norme relative alla cessazione
dell'impiego dell'amianto.
La Regione Sicilia avrebbe dovuto mappare, censire,
bonificare, istituire il Registro degli ex esposti ad amianto, provvedere alla
sorveglianza sanitaria e avrebbe dovuto emanare anche gli atti di Indirizzo,
per consentire ai lavoratori che hanno lavorato nei siti contaminati di
amianto, di poter beneficiare di quanto previsto dalla legge e ottenere il
giusto diritto che come ben sappiamo, le aspettative di vita degli esposti alla
fibra Killer, sono inferiori di sette anni.
Invece, appare del tutto evidente che non sono stati
presi provvedimenti per censire, mappare, eliminare o quanto meno ridurre il
rischio amianto nella Provincia di Siracusa cosi come nella Regione Sicilia,
non sono stati emessi nemmeno, gli atti di indirizzo ed i lavoratori per avere
il risarcimento previdenziale, devono ricorrere allazione giudiziaria.
A tal proposito per superare, le discriminazioni in
atto è intervenuto, lOn.le Pippo Gianni, con numerose interrogazioni parlamentari
e con la presentazione di due disegni di Legge in ambito nazionale e un altro
presso la Regione Sicilia.
Questultimo, prevede listituzione di un CENTRO
DI RIFERIMENTO REGIONALE PER LE PATOLOGIE ASBESTO CORRELATE PRESSO IL
MUSCATELLO DI AUGUSTA ED IL REGISTRO REGIONALE DEGLI EX ESPOSTI AD AMIANTO ed
è stato già esitato dalle varie commissioni e quanto prima ci auguriamo approdi
in aula per la votazione finale.
Le inadempienze, degli enti competenti, hanno
consentito lesposizione, al rischio amianto e altri cancerogeni di decine di
migliaia di lavoratori e di cittadini, rendendo il petrolchimico di Priolo
Gargallo, noto in tutto il mondo, per lalta incidenza tumorale, per patologie
asbesto correlate e altri patogeni e per lalto numero di decessi.
Fonte: Ona Notiziario Amianto


CONFERENZA REGIONALE AMIANTO GELA
Lunedì 23 settembre 2013, alle ore 16,30,
presso l’Aula Consiliare, del Comune di Gela, si svolgerà il convegno Regionale
Amianto - Regione Sicilia.
La
conferenza Regionale Amianto, organizzata dall’Osservatorio Nazionale,
patrocinato dal Comune di Gela, costituisce lo strumento attraverso il quale le
vittime dell'amianto e i loro familiari, duramente provati per il disinteresse
del governo nazionale su queste problematiche, intendono richiamare
l'attenzione sulla urgente necessità di adottare strumenti di prevenzione
primaria, di diagnosi precoce e di adeguati risarcimenti, oltre che di
interdizione delle condotte anche solo pericolose in un contesto nel quale
invece le istituzioni regionali, anche grazie all'attività di
sensibilizzazione, si mostrano attente a questi problemi.
Nel
corso del Convegno, l'On. Pippo Gianni e l’On. Pino Federico componenti del
Parlamento Regionale e del comitato tecnico scientifico dell'ONA, alla presenza
del Presidente della Regione Sicilia, On. Rosario Crocetta, avranno la
possibilità di illustrare e presentare il Disegno
di Legge, in materia di amianto, “Norme per la tutela della salute e del
territorio dai rischi derivanti dall’amianto” all'attenzione dell'Assemblea
Regionale Siciliana e l'occasione della presenza del Presidente Nazionale
dell'ONA, Avv. Ezio Bonanni, permetterà la presentazione del Libro, “La storia dell'amianto nel mondo
del lavoro" di cui è autore e che ripercorre la vicenda tragica e drammatica
dell'olocausto delle vittime dell'amianto proponendosi come strumento di
ausilio per le vittime e di prevenzione per evitare altre sciagure e tragedie,
come quelle che purtroppo hanno colpito il popolo siciliano, spesso inteso come
colonia delle industrie del Nord Italia, e al tempo stesso di illustrare il
senso dell’impegno dell’associazione che ben lungi dal proporre una critica
fine a se stessa, intende proporre la soluzione del problema secondo i criteri
dell’economia sociale di mercato, nella elaborazione lucida, laica ed attuale
che ne fece Don Luigi Sturzo, e che è richiamata nel trattato di unificazione
della Repubblica Democratica Tedesca alla Repubblica Federale dei primi anni
‘90, e che ha permesso di sostituire alla povertà il progresso, anche nella
Germania dell’Est: in altre parole, soltanto con un piano di ammodernamento
delle strutture industriali, tra le quali quelle gelesi, sarà possibile avere
degli stabilimenti salubri, senza amianto e senza altri agenti patogeni,
risolvendo così tutti i problemi
che attanagliano la Regione Siciliana e la stessa nazione, dissanguata da
politiche dissennate di deficit pubblico per sovvenzionare industrie decotte e
scaricando il debito sulle future generazioni e su una tassazione
insostenibile, che diventa un proprio esproprio, a danno non solo dei
lavoratori, ma anche delle imprese sane.
Solo
con nuove strutture e nuovi impianti si potrebbe decontaminare il sito gelese e
ciò eviterebbe i costi umani ed economici delle numerose patologie asbesto correlate
e al tempo stesso si creerebbe una struttura produttiva moderna, competitiva e
salubre, rispetto a quella antiquata, realizzata tra la fine degli anni ’50 -
inizio anni ’60, con massiccio utilizzo di amianto e con scarsa attenzione per
la sicurezza.
Saranno
presenti un gran numero di esperti, e di rappresentanti delle forze sociali e
politiche e delle istituzioni della nostra amata Sicilia, che riteniamo abbia
nel proprio DNA le energie fisiche e morali per risollevarsi anche contro ogni
forma di oppressione che ci deriva da un certo atteggiamento colonialistico e
statalistico, di cui la vicenda dell'amianto con la conclamata negazione dei
diritti delle vittime è uno dei casi paradigmatici contro i quali si è sempre
battuto l'Avv. Ezio Bonanni con il sostegno della intera ONA Regione Sicilia e
di tutte le forze sane e genuine della nostra amata isola.
Certo di un vostro riscontro, invio i più Cordiali
Saluti.
Fonte: Ona Notiziario Amianto
Conferenza
Regionale amianto - Regione Sicilia dell’ONA ONLUS in Priolo Gargallo
Nel
corso dell’incontro che si è tenuto giorno 15 luglio presso la sede
istituzionale del comune di Priolo Gargallo, nell'Aula Consiliare
"Avvocato Concetto Catanzaro", in presenza del SindacoAntonello
Rizza e delle Istituzioni Regionali, sono stati presentati il
disegno di legge “Norme per la tutela della salute e del territorio dai
rischi derivanti dall’amianto” e il libro “La storia
dell’amianto nel mondo del lavoro”, del presidente nazionale dell’Osservatorio
Nazionale Amianto avvocato Ezio Bonanni.
L’onorevole Pippo
Gianni (Centro Democratico), del comitato Tecnico Scientifico dell’ONA
Onlus che ha illustrato il ddl, ha riproposto la necessità di bonificare
l’intero territorio siciliano dalla presenza dell’amianto, attraverso
una richiesta di cofinanziamento dell’importo di un miliardo di euro,
in modo che “la Sicilia diventi un cantiere”.
Per
la questione dell’amianto in Sicilia, nel corso del 2012 l’ONA ha
inoltrato al Parlamento Europeo una petizione a fronte della
quale è stata avviata una procedura di infrazione a carico dello Stato
italiano. Alla conferenza di Priolo sono intervenuti anche gli onorevoli Stefano Zito (Movimento
5 Stelle), vicepresidente della Commissione Sanità e Pippo Digiacomo (PD),
presidente della commissione sanità della Regione Siciliana, il quale ha
condiviso l’intervento del collega Pippo Gianni e le richieste
dell’ONA e ha annunciato che “se il disegno di legge non dovesse trovare
immediata approvazione sono pronto a fare le barricate”, (il disegno di legge è
al vaglio sia dalla Commissione Sanità sia dalla Commissione Bilancio del
Parlamento).
L’avvocato
Ezio Bonanni nel suo intervento ha illustrato i risultati delle indagini
epidemiologiche eseguite dall’ONA in Sicilia, dalle quali è emersa un’aumentata
incidenza di patologie asbesto-correlate nell’intera isola.
Bonanni torna a chiedere, inoltre, la bonifica di Montecalvario a Biancavilla
(CT), alle falde dell’Etna, a rischio fluoroedenite, minerale, a tutti gli effetti, di amianto,
anche se la legge non lo considera ancora come tale e ha annunciato ulteriori
iniziative dell’ONA sul punto. Nella circostanza, i rappresentanti territoriali
dell’associazione hanno ribadito la richiesta delle bonifiche, della
sorveglianza sanitaria, il risarcimento dei danni e i prepensionamenti, in base
all’art. 13, comma 8, della legge 257/92 (benefici contributivi per esposizione
ad amianto). Durante l’incontro è intervenuto, l'Avv. Ciro Palumbo
(Docente di Filosofia del Diritto dell'Universita " La
Sapienza" di Roma), dal punto Sanitario ed ambientale, il tema è stato
affrontato dal professor Maurizio Nicolosi,
Direttore di Chirurgia Toracica dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, e
dell’ingegner Giuseppe Mussumeci, presidente del Corso
di Laurea in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio dell’Università di
Catania, Comitato Tecnico Scientifico Confeuropa Consumatori., i quali
hanno accettato l'invito di far parte del Comitato Tecnico
Scientifico dell’ONA.
Sono
intervenuti i rappresentanti territoriali dell’associazione e nella
circostanza, hanno ribadito la richiesta delle bonifiche, della sorveglianza
sanitaria, il risarcimento dei danni e i prepensionamenti, in base all’art. 13,
comma 8, della legge 257/92 (benefici contributivi per esposizione ad amianto).
I profili di maggior allarme sono emersi nelle città di Gela, è nel
comprensorio di Priolo- Augusta - Melilli Siracusa, Biancavilla e
Milazzo.
Il
presidente dell’ONA ha rivolto un ulteriore appello al dott. Raffaele
Guariniello – Pubblico Ministero nel processo Eternit di Torino –
affinché si dia corso anche per l’Eternit Siracusa alle istanze di
giustizia delle numerose vittime, così come è avvenuto per gli stabilimenti di
Casale Monferrato, Cavagnolo, Rubiera e Bagnoli.
Grande
soddisfazione di Calogero Vicario, Coordinatore Regionale di ONA Sicilia, che
chiudendo i lavori ha ringraziato tutti i relatori, per la loro partecipazione
e quanti hanno contribuito, per lo svolgimento dei lavori della
Conferenza Regionale.amianto Regione Sicilia.

Fonte: Ona Notiziario
Amianto

UN
PREMIO LETTERARIO PER RICORDARE RINA GULINO
AUGUSTA 16 giugno 2013 - Quante persone ci
lasciano dopo aver dedicato, in dignitoso silenzio, la propria vita alla
famiglia, alla scuola, alla città. In questa società ultra moderna e
tecnologica, caratterizzata dalla velocità delle informazioni,
dalle telecomunicazioni, tutto passa in fretta, tutto
viene bruciato, consumato per i vari scopi che in genere sono prevalentemente
di tipo commerciale. Ma a volte non si ci può rassegnare a questo tipo di
logica e in qualche modo, appare doveroso cercare di perpetrare la
memoria di questi personaggi per indicarli come modelli
positivi di stili di vita, di comportamenti etico-morale di cui l’attuale
società ha effettivamente bisogno. Così è stato nel caso della
professoressa, della sposa e madre, della cittadina Rina Gulino,
docente di lettere delle scuole medie, scomparsa prematuramente un anno fa e
alla cui memoria, il marito Franco, i figli Alessandro, Vittoria, Massimo e
Mariangela, hanno istituito un premio letterario. Dopo il regolare
bando riservato ai giovani alunni dei quattro istituti
scolastici comprensivi di Augusta, una qualificata commissione giudicatrice
composta rispettivamente dal prof. Giorgio Casole in qualità di presidente,
dalla professoressa Rita Ballotta e dal dott. Gaetano Gulino ha valutato più di
duecento elaborati consistenti in temi, poesie e disegni aventi come
oggetto “Augusta e l’ambiente”. Si è arrivati quindi alla serata di
premiazione del 5 giugno che, grazie in particolare allo
sforzo organizzativo del figlio Massimo Scuderi, si è rivelata un vero e
proprio evento.
Nell’aula
magna del G.A. Ruitz, messa a disposizione dal Preside Carmelo Gulino, fratello
della compianta defunta, si sono presentati moltissimi studenti,
familiari, conoscenti, nonché molti amici e già colleghi di Rina
Gulino. In un’ atmosfera di commozione e di condivisione
del dolore e della gioia dei familiari, si sono alternati momenti di
spettacolo con proiezioni di immagini e canzoni interpretate dalla liceale
Vanessa Bontempo e da Alessandro Scollo, completati dagli interventi di vari
relatori, magistralmente coordinati dal prof. Casole che ha letto, con la
dovuta enfasi e senso di partecipazione, molti degli elaborati
premiati. Il preside Carmelo Gulino ha
esaltato le caratteristiche della defunta sorella
come docente che ha svolto per oltre 35 anni l’ attività di
insegnamento con vera professionalità, profitto e riconoscimenti vari; Calogero
Vicario, che ha presentato un libro sull’amianto, e Nicky Paci hanno tenuto a
sottolinearne le virtù come modello positivo di cittadina; Gaetano
Gulino ne ha invece descritto le doti e gli autentici
valori della dignità, del rispetto, del senso di attaccamento alla famiglia,
alla comunità, alla chiesa e allo stato che anticamente rappresentavano i veri
modelli e che dovrebbero essere recuperati per uscire dalla grave
crisi in cui versa l’attuale società. Il figlio Massimo poi ha
emozionato tutti gli intervenuti ricordando le doti della madre che pur nelle
continue e quotidiane difficoltà di vario genere a cui
andava incontro la famiglia, riusciva incredibilmente a superarle quasi tutte,
infondendo sostegno, fiducia e coraggio , certa dell’aiuto che, come lei più
volte affermava, le proveniva dall’alto attraverso quella che definiva “divina
provvidenza”. Applausi, foto, sorrisi, strette di mano hanno caratterizzato il
momento della premiazione. I giovanissimi nipoti
della professoressa hanno consegnato personalmente i vari
riconoscimenti. Sono stati premiati Luca Amato della I A
del "Costa", Virginia Aviello della II A
della "Todaro" e Asia Fracassi
della III classe del "Corbino", plesso di
Brucoli. Ai vincitori sono stati consegnati un buono acquisto del
valore di 100 euro ciascuno, un libro sull'amianto e una copia
del libro di Casole "Augusta e Condorelli, gli anni della lotta all'inquinamento....",
visto che il tema era su Augusta e l'ambiente. Altri 25 alunni di scuole medie
hanno ricevuto una menzione d'onore: Sebastiano Gianino, Alessio
Licata, Elena Natoli, Chiara Sarcià, Carla Monticchio, Alessandro
Limer, Giulio Savaglia, Giulia Giangrande, Rachele
Schillaci, Martina Ranno, Alice Bertuccio, Desirè
Triglia, Anna Di Franco, Gaia Belluso, Giulia Ficicchia, Chiara
Busso, Laura Rizza, Giulia Denaro, Isabella Piazza, Simone Roggio, Francesco e
Roberto Spinali, Nicolò Scatà e Fernando Coppola. Alla fine della
serata la sorella, Carmela Gulino, commossa e felice dell’ottima riuscita
dell’iniziativa, ha salutato con affettuosi abbracci
tutti gli amici e parenti con
l’augurio che questa edizione di premio letterario in memoria della
sorella possa essere la prima di una lunga serie.

Fonte: Augustanews

Siracusa, Rimborso tributi sisma: L'ONA e CONFEUROPA CONSUMATORI sostengono l'interrogazione al Parlamento dell'On.Gianni
Continua la telenovela sulle imposte
pagate dai contribuenti siciliani per il triennio 1990-1992.
La Cassazione conferma che il rimborso del
90% delle imposte del triennio 1990 - 1992 spetta ai contribuenti siciliani
colpiti dal sisma del 1990, segnando così un nuovo punto a favore dei
contribuenti. Proseguono così le pronunce a favore di chi ha presentato
listanza entro il 31 marzo 2012.
Perciò, il rimborso del 90% o della minore
misura percentuale pagata in più del 10% spetta a tutti. Per la Cassazione,
considerato che la norma a favore dei sinistrati siciliani è di carattere
particolare, non sono pertinenti le argomentazioni dellagenzia delle Entrate
basate sul fatto che normalmente le sanatorie non comportano mai la possibilità
di ottenere rimborsi. Pertanto, possono avere diritto al rimborso delle imposte
pagate in più del 10% per il triennio 1990 1992, tutti i contribuenti delle
province di Catania, Siracusa e Ragusa, colpiti dal sisma del 1990, che hanno
instaurato il contenzioso, a condizione che abbiano presentato listanza di
rimborso entro 4 anni dal giorno in cui si è verificato il presupposto per la
restituzione, cioè entro il 31 marzo 2012 (Cassazione, ordinanza n. 10242 del 2
maggio 2013).
Per la Suprema Corte il condono previsto
dalla legge 289 del 2002, articolo 9, comma 17, risponde ad una logica del
tutto particolare e diversa rispetto agli altri provvedimenti di sanatoria. Si
tratta, infatti, di una disposizione che riguarda periodi temporali remoti e
che mira a indennizzare in qualche misura coloro che sono stati coinvolti in
eventi calamitosi come il terremoto del 13 e 16 dicembre 1990, che ha
interessato le province di Catania, Ragusa e Siracusa.
Come correttamente disposto dalla
Cassazione, per principio univoco e consolidato, tanto da divenire un diritto
usuale (jus receptum), il beneficio della riduzione al 10% spetta sia a favore
di chi non ha ancora pagato, sia a favore di chi ha già pagato, attraverso il
rimborso di quanto versato al medesimo titolo, ancorché risultato parzialmente
non dovuto ex post, cui va riconosciuto il carattere di ius superveniens
favorevole al contribuente, nel contesto di un indebito sorto ex lege. Come
dimostra la nuova ordinanza della Cassazione, la telenovela del rimborso dei
tributi del triennio 1990 1992 non sembra avere pace. Per evitare che
uffici e contribuenti proseguano un contenzioso senza fine, è indispensabile lintervento
del legislatore che riconosca il beneficio della riduzione al 10% a tutti,
imprese comprese, perché è assurdo favorire chi non ha pagato nulla o quasi, a
danno dei contribuenti più diligenti che hanno pagato tutto. Che poi il
rimborso avvenga con il riconoscimento di un credito da usare in compensazione
con i versamenti dovuti, cambia poco, purché si metta la parola fine ad una
vicenda che sta inutilmente gonfiando il contenzioso, anche per la ragione che
sarebbe assurdo beffare i contribuenti che hanno pagato tutto, e favorire i
furbi o i ritardatari che, non avendo pagato nulla, hanno chiuso i conti con il
10 per cento. Occorre comunque precisare che della confusione generata sui
tributi del triennio 1990-1992 nessuna colpa può essere addebitata agli uffici
delle Entrate, che, purtroppo, sono sommersi dalle richieste di rimborso dei
contribuenti che hanno pagato tutto, infastiditi delle disparità di trattamento
finora subita.
Gli uffici, come i contribuenti, sono
vittime delle scelte sbagliate del legislatore, a partire dallo sconto del 90%
previsto a favore di chi non aveva pagato nulla, a danno dei contribuenti
più diligenti che avevano pagato tutto.
Fonte:
La Sicilia 31 Maggio 2013

Catania: Enel incontra le associazioni siciliane dei consumatori 27/05/2013

Al centro della giornata di lavoro e
condivisione, che si è tenuta presso la sede di Passo Martino a Catania, le
strategie di Enel per migliorare i rapporti con i propri clienti e le
associazioni di consumatori.
Allincontro
hanno partecipato per Enel Federico Colosi, responsabile dei rapporti con
le Associazioni e gli Stakeholder, Michele Grassi, responsabile Customer
Service Area Sud, Augusto Raggi, responsabile Vendite Area Sud, Adele
Zagami, Regolatorio e Antitrust, Fabrizio Romano, Relazioni Esterne Area
Sud.
Tra le
associazioni siciliane hanno partecipato CONFEUROPA CONSUMATORI, ADOC, ASSOUTENTI CODACONS, CONFCONSUMATORI, NUOVI CONSUMATORI EUROPEI, LA CASA DEL CONSUMATORE, MOVIMENTO
DIFESA DEL CITTADINO, UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI, VEROCONSUMO, MOVIMENTO CONSUMATORI.
Con i
rappresentanti delle Associazioni dei Consumatori si è discusso di temi quali
la liberalizzazione del mercato dell'elettricità e del gas, la trasparenza
nell'acquisizione di nuovi clienti sul mercato libero, il codice di
comportamento obbligatorio per la forza di vendita e ad attività di verifica
successive allacquisizione di un nuovo cliente per evitare raggiri, la
"tolleranza zero" verso pratiche scorrette e la nuova procedura di
"Conciliazione online" di Enel. Uno strumento di dialogo che, dopo
aver recepito le istanze delle Associazioni dei Consumatori, si presenta
migliorato, con un regolamento più snello, maggiore flessibilità operativa e
trasparenza e si pone come obiettivo un vero e proprio salto di qualità nel
rapporto con i consumatori.
Enel
ricorda Federico Colosi, responsabile Rapporti con Associazioni e
Stakeholder di Enel è stata la prima utility italiana a sottoscrivere un
protocollo di conciliazione. Oggi, facendo tesoro del positivo e prezioso
rapporto sviluppato con le Associazioni dei Consumatori, gettiamo le basi di un
sistema in grado di dare tempestiva risposta a tutte le richieste. Solo così -
conclude Colosi - possiamo garantire e consolidare condizioni di eccellenza
nella qualità dei servizi offerti e nella tutela e cura del consumatore.
Il confronto sviluppatosi nel dibattito conclusivo ha fatto emergere puntuali
osservazioni e proposte reciproche il cui contributo sarà fondamentale per il
consolidamento e il miglioramento dei risultati sin qui raggiunti.
Fonte: La Sicilia 27
Maggio 2013


Enel incontra le associazioni di consumatori sabato, 25
maggio 2013
Si è svolto ieri, nella sede Enel di Passo Martino, uno degli incontri
che Enel sta effettuando su tutto il territorio nazionale per un confronto
periodico con i rappresentanti territoriali delle associazioni dei consumatori.
Al centro dei temi trattati il rapporto con i cittadini, il radicamento
sul territorio, la liberalizzazione del mercato dell' elettricità e del gas, l'
impegno dell' azienda per la trasparenza nell' acquisizione di nuovi clienti
sul mercato libero, i provvedimenti messi in atto da Enel per evitare raggiri
alla clientela, anche grazie all' adozione di un codice di comportamento
obbligatorio per la forza di vendita e alle successive attività di verifica che
prevedono «tolleranza zero» verso coloro che utilizzano pratiche scorrette.
Durante l' incontro si è parlato anche della nuova procedura di
"Conciliazione online» di Enel, uno strumento di dialogo che, dopo aver
recepito le istanze delle associazioni dei consumatori, si presenta migliorato,
con un regolamento più snello, con maggiore flessibilità operativa e che è,
quindi, destinato a incidere sensibilmente sulla positiva risoluzione
stragiudiziale delle eventuali controversie.
Per Enel sono intervenuti Federico Colosi, responsabile Rapporti con
associazioni e Stakeholder, Michele Grassi, responsabile Customer Service Area
Sud, Augusto Raggi, responsabile Vendite Mass Market Area Sud, Adele Zagami,
Regolatorio e Antitrust, e Fabrizio Romano, relazioni esterne territoriali
Sicilia.
All' incontro, oltre all' avv.
Patrizio Barbieri, rappresentante nazionale dell' Adoc, hanno partecipato i
rappresentanti regionali e alcuni rappresentanti provinciali delle associazioni
Adoc, Assoutenti, Codacons, Confconsumatori, Confeuropa, Casa del Consumatore,
Movimento difesa del cittadino, Unione nazionale consumatori, Nuovi consumatori
europei e Veroconsumo. Dall' interessante dibattito conclusivo sono emerse
osservazioni e proposte.
Fonte: La Sicilia 25
Maggio 2013

Esodati: l'INPS fa il punto
LINPS
riepiloga le disposizioni riguardanti le tre operazioni della c.d. salvaguardia
intervenute fino ad oggi con lillustrazione degli aspetti più problematici
emersi in sede di attuazione.
Lart. 24 del D.L. n. 6 dicembre 2011, n.
201 (cd. Riforma Monti) ha introdotto dal 1° gennaio 2012, con riferimento ai
soggetti che, nei regimi misto e contributivo, maturano i requisiti a partire
dalla medesima data, nuove regole in materia di trattamenti pensionistici
modificando, tra laltro, i requisiti per il diritto ai trattamenti medesimi
(v. in proposito circolare n. 35 del 2012).LINPS riepiloga le disposizioni
riguardanti le tre operazioni della c.d. salvaguardia intervenute fino ad oggi
con lillustrazione degli aspetti più problematici emersi in sede di
attuazione.
Il comma 14 del richiamato art. 24 e
successive ulteriori disposizioni normative hanno stabilito al riguardo che a
determinate categorie di soggetti, ancorché maturino i requisiti per laccesso
al pensionamento successivamente al 31 dicembre 2011, continuano ad applicarsi
le disposizioni in materia di requisiti di accesso e di regime delle decorrenze
vigenti anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto legge 201 del
2011. Data la complessità dellargomento e il numero elevato di interventi sia
legislativi che da parte dellInps, lIstituto riassume le
caratteristiche proprie delle tre operazioni di salvaguardia intervenute fino
ad oggi e lo stato di attuazione delle relative lavorazioni.
Prima salvaguardia (c.d. salvaguardia
65.000). articolo 24, commi 14 e 15, della legge n. 214 del 2011
La Riforma Monti ha stabilito che le
disposizioni in materia di requisiti di accesso e di regime delle decorrenze
vigenti prima della data di entrata in vigore del decreto 201 del 2011
continuano ad applicarsi:
- ai soggetti che maturano i requisiti
entro il 31 dicembre 2011;
- ai soggetti di cui all'articolo 1, comma
9 della legge n. 243 del 2004;
- a varie categorie di lavoratori elencate
nel comma 14 stesso, ancorché maturino i requisiti per l'accesso al
pensionamento successivamente al 31 dicembre 2011.
Tale ultima salvaguardia si applica entro
i limiti delle risorse stabilite, fino al 2019.
Il decreto interministeriale 1° giugno
2012 ha determinato in 65.000 unità il limite massimo numerico dei beneficiari
di detta salvaguardia, nonché le relative modalità di attuazione,
successivamente illustrate da parte dellIstituto.
LInps annuncia che è in fase di
completamento linvio a tutti i soggetti interessati della comunicazione
attestante laccesso alla salvaguardia 65.000. Tale comunicazione costituisce
certificazione del diritto ad accedere alla pensione in regime di salvaguardia,
ferma restando la necessaria sussistenza dei requisiti richiesti fino alla
relativa decorrenza.
I soggetti con pensione avente decorrenza
entro luglio 2013 hanno ricevuto o stanno ricevendo, oltre a detta
comunicazione, una seconda lettera recante linformazione precisa sulla data di
decorrenza del trattamento pensionistico con linvito, ove non si sia già
provveduto, a presentare la relativa.
Al riguardo, le Sedi INPS sono state
interessate a riesaminare i provvedimenti di reiezione delle domande presentate
in anticipo rispetto alla decorrenza della pensione e, ove sussistano tutti i
requisiti di legge per il diritto alla salvaguardia, a riconoscere il diritto alla
pensione sulla base delloriginaria domanda.
Le liquidazioni delle pensioni dei
soggetti che accedono alla salvaguardia avvengono in modalità provvisoria; per
la trasformazione in pensione definitiva di queste posizioni tramite
ricostituzione, verranno fornite apposite istruzioni.
Seconda salvaguardia (c.d. salvaguardia
55.000). articolo 22, comma 1, della legge n. 135 del 2012
Il D.L. n. 95/2012, art. 22, co. 2, ha
stabilito che l'Istituto provvede al monitoraggio, sulla base della data di
cessazione del rapporto di lavoro, delle domande di pensionamento presentate
dai lavoratori che intendono avvalersi dei requisiti di accesso e del regime
delle decorrenze vigenti prima del 6 dicembre 2011. Qualora dal predetto
monitoraggio risulti il raggiungimento del limite numerico di 55.000 domande di
pensione, lIstituto non prenderà in esame ulteriori domande di pensionamento
finalizzate ad usufruire dei benefìci in argomento.
Per tale salvaguardia è stata prevista,
per gli anni 2012, 2013 ed a decorrere dal 2014, la copertura finanziaria
annuale dei relativi oneri.
Il decreto interministeriale 8 ottobre
2012 ha definito le modalità di attuazione della salvaguardia in argomento e
con messaggio n. 4678 del 18 marzo 2013, sono state fornite le prime istruzioni
operative per lapplicazione delle suddette disposizioni.
LInps rammenta che lavoratori che hanno
risolto il rapporto di lavoro:
- in ragione di accordi individuali
sottoscritti anche ai sensi degli articolo 410, 411 e 412-ter c.p.c.;
- in applicazione di accordi collettivi di
incentivo allesodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente più
rappresentative a livello nazionale,
devono presentare istanza di accesso al
beneficio della salvaguardia presso le Commissioni istituite presso le DTL
competenti entro il 21 maggio 2013 e i relativi provvedimenti di accoglimento
devono essere inviati anche in via telematica allINPS per consentire le
successive lavorazioni.
Rispetto al secondo contingente, lInps
precisa quanto segue:
è in corso il riesame delle posizioni dei
lavoratori collocati in mobilità ordinaria o lunga, titolari di prestazione
straordinaria a carico dei Fondi di solidarietà di settore, autorizzati alla
prosecuzione volontaria e rimasti esclusi dal beneficio della salvaguardia
65.000, al fine diverificare la sussistenza dei requisiti e delle condizioni
per il riconoscimento del beneficio della salvaguardia 55.000.
Le posizioni dei titolari di prestazione
straordinaria, esclusi dalla salvaguardia 65.000 poiché la decorrenza della
pensione si pone oltre la data del 31 dicembre 2019, sono state riconsiderate
nella salvaguardia 55.000 (che ha previsto la copertura finanziaria anche
oltre tale data).
Sempre con riguardo a questa categoria, si
rammenta che è stato comunicato il rilascio di ulteriori autorizzazioni fino
alla decorrenza dell assegno straordinario 1° luglio 2013, fatta salva la
verifica - a seguito della prosecuzione dellattività di monitoraggio - di
ulteriori disponibilità nel plafond assegnato.
Le sedi Inps sono state interessate a
riesaminare anche le posizioni dei lavoratori il cui rapporto di lavoro si sia
risolto in ragione di accordi individuali o collettivi di incentivo allesodo,
le cui domande di accesso al beneficio, nellambito della prima salvaguardia,
siano state accolte dalle competenti DTL e che tuttavia siano rimasti esclusi
dal predetto beneficio per incapienza o per maturazione dei requisiti o della
decorrenza successivamente al 2013, nonostante il possesso di tutte le altre
condizioni prescritte per accedere alla salvaguardia 65.000.
Queste ulteriori attività vengono svolte
in attesa della trasmissione da parte delle competenti DTL dei provvedimenti di
accoglimento delle domande di accesso al beneficio pensionistico, da presentare
, lo si ripete, entro il 21 maggio 2013.
Per quanto concerne i lavoratori collocati
in mobilità (40.000) nel 2012 e negli anni successivi, le posizioni devono
essere fornite dal Ministero del Lavoro come precisato nel decreto attuativo
dell8.10.2012.
Al riguardo, è in corso di definizione il
flusso amministrativo tra il Ministero e Inps. I nominativi dei soggetti
interessati verranno comunque comunicati dalle aziende al Ministero anno per
anno.
Gestione delle domande di pensione
presentate dai soggetti potenziali beneficiari della salvaguardia 55.000
In attesa della definizione delle attività
di monitoraggio relative alla Salvaguardia 55.000, le Sedi INPS non
adotteranno provvedimenti di reiezione delle domande eventualmente già
pervenute, o che dovessero pervenire, per laccesso al trattamento
pensionistico nellambito di tale Salvaguardia.
Ne verrà data formale comunicazione agli
interessati nei termini che seguono: La sua domanda di pensione in
Salvaguardia verrà definita non appena saranno terminate le relative operazioni
di monitoraggio.
I provvedimenti di reiezione adottati sino
ad oggi dovranno essere riesaminati ed eventualmente annullati ove sussistano
tutti i requisiti di legge per il diritto alla c.d. Salvaguardia, con
riconoscimento del diritto alla pensione sulla base delloriginaria domanda.
LInps fornisce poi un riepilogo dei
chiarimenti emessi relativi ad aspetti particolari comuni alla salvaguardia
65.000 e 55.000.
Terza salvaguardia (c.d. salvaguardia
10.130). articolo 1, comma 231 e ss., della legge n. 228 del 2012
La Legge di Stabilità 2013 prevede, a
determinate condizioni, lampliamento della platea dei soggetti salvaguardati
(10.130 unità). Le modalità di attuazione della salvaguardia saranno definite
con decreto interministeriale, firmato dai Ministri competenti in data 22
aprile 2013 ed in fase di registrazione presso la Corte dei Conti.
Al fine di agevolare i tempi di
definizione del monitoraggio relativo alla Salvaguardia dei 10.130, in attesa
della presentazione della suddetta istanza, si provvederà comunque a processare
le posizioni dei prosecutori volontari note all Istituto.
Si precisa inoltre che
- allo stato, le posizioni dei soggetti
esclusi dalle salvaguardie 65.000 e 55.000, in quanto hanno ripreso lattività
lavorativa successivamente allautorizzazione alla prosecuzione volontaria o
alla cessazione del rapporto di lavoro, saranno riesaminate al fine di
verificare se siano in possesso dei requisiti previsti dalle disposizioni
relative al contingente della terza salvaguardia 10.130, per la quale è
consentita la rioccupazione entro determinati vincoli temporali e reddituali
- in merito alla gestione delle domande
già presentate o che dovessero essere presentate prima della definizione delle
attività di monitoraggio relative alla salvaguardia in argomento, lInps rinvia
a quanto precisato con riferimento alla gestione delle domande presentate
nellambito della Salvaguardia 55.000.
(Circolare
INPS 08/05/2013, n. 76)
A cura
della Redazione
Copyright
© - Riproduzione riservata
Fonte:
IPSOA Lavoro 09 Maggio 2013


Movimenti consumatori:
Sai 8 restituisca soldi depurazione
Fonte: www.augustaonline.it 18 Aprile 2013
Augusta - "Finalmente da gennaio sulle
bollette non c'è la trattenuta del servizio di depurazione, adesso Sai 8
restituisca agli utenti le somme del servizio depurazione che per anni sono
state trattenute indebidamente". Lo affermano Giuseppe Scarpato per il
Movimento difesa del cittadino e Alessandro Scuderi per Confeuropa consumatori
a cui si aggiunge l'assessore provinciale Nicky Paci che scriverà all'azienda e
ai commissari del Comune di Augusta per chiedere "che fine hanno fatto i
fondi accantonati per la progettazione e costruzione del depuratore mai
realizzato". Le associazioni dei consumatori hanno illustrato l'iniziativa
durante una conferenza stampa. "Gli utenti si potranno rivolgere a noi -
hanno spiegato - per sapere come fare per riavere indietro i soldi pagati per
il canone di depurazione che era fatturato indebitamente. Lo ha stabilito una
sentenza della corte costituzionale, non si riesce a capire perché la Sai 8 ha
continuato ad incassare". Anche l'assessore provinciale Nicky Paci ,
intervenuto sulla questione, è stato molto esplicito :"chiederemo a Sai 8
di stornare le somme percepite. Personalmente scriverò all'azienda per
conoscere le modalità con cui saranno restituite le somme. Al comune invece ho
intenzione di chiedere che fine hanno fatto i fondi incassati durante la
gestione comunale. Si dovrebbero trovare in un fondo vincolato, se così non
fosse, la vicende potrebbe prendere altre vie. Anche l'amministrazione ha il
dovere di restituire quanto percepito, visto che non è mai stato realizzato un
depuratore". Da anni si discute di questa vicenda, sono state presentate
denunce ed esposti, segnalazioni e lagnanze, nessuno ha mai tutelato i
consumatori. Non si tratta dell'unica iniziativa, c'é già da tempo allo studio
una class-action collettiva per richiedere le somme percepite e non dovute per
il canone di depurazione, il ritorno alla gestione pubblica dell'acqua e la
costruzione di un depuratore, perché Augusta non può continuare a sversare i
liquami in mare.
Fonte: www.augustaonline.it 18 Aprile 2013





Siracusa, Rimborso tributi sisma: L'ONA e CONFEUROPA CONSUMATORI sostengono
l'interrogazione al Parlamento dell'On.Gianni
Confeuropa consumatori e Osservatorio
Nazionale Amianto ONA, prendono atto dell'intervento dell'On. Pippo Gianni, che
con un'interrogazione al Parlamento Nazionale sostiene le vertenze dei
contribuenti delle Provincie di Siracusa, Catania e Ragusa, che colpite
dal sisma nel 1990, hanno visto riconosciuto il diritto alla restituzione del
90% delle imposte 1990/1992:
"Confeuropa consumatori Associazione a tutela dei
consumatori e Osservatorio Nazionale Amianto ONA Onlus - Sicilia Associazione
a tutela della salute e dellambiente, continuano il loro impegno in tutela
delle parti deboli, e prendono atto dellintervento dellOn.le Pippo Gianni,
membro del comitato tecnico scientifico dellO.N.A., Deputato Nazionale e neo
Deputato della Regione Sicilia, eletto nelle liste di Cantiere Popolare, che
con una interrogazione al Parlamento Nazionale sostiene le vertenze dei
contribuenti, delle Province Siciliane, Siracusa Catania Ragusa - colpite
dal sisma nel dicembre 1990 e che hanno visto riconosciuto il diritto alla restituzione
del 90 per cento delle imposte relative al triennio 1990-1992, da una sentenza
della corte di cassazione, a seguito di una disparità di trattamento.
Lintervento dellOn.le Pippo Gianni, fa seguito alle
sollecitazioni congiunte poste da Confeuropa Consumatori e Osservatorio
Nazionale Amianto Ona Onlus Sicilia in merito alle problematiche che riguardano
i contribuenti Siciliani residenti nelle tre province ed è un importante
segnale dattenzione da parte della politica verso tematiche che non possono
più essere ignorate in un momento in cui i contribuenti versano in una
condizione di disagio e assenza di ogni forma di tutela adeguata. Il mancato
rimborso dei tributi, e la mancata esecuzione delle sentenze, va di pari passo
con linadeguatezza delle risposte, a tutti i livelli, alle richieste di tutela
dei propri diritti ed alla certezza del diritto stesso.
Il Comitato Tecnico Scientifico Nazionale di Confeuropa
Consumatori, presieduto dallAvv.Ezio Bonanni (che è anche presidente
nazionale della O.N.A. ONLUS), insieme ad altri esperti del diritto Nazionale e
Comunitario, annuncia una serie di Proposte di Leggi, nellinteresse e a tutela
dei Consumatori contribuenti Italiani, sostenuto dal Dott. Calogero Campisi
presidente di Confeuropa Consumatori.
Auspichiamo che anche altre forze politiche pongano maggiore
attenzione alle istanze della categoria dei contribuenti, vessata da livelli di
disoccupazione e precarietà che con il passare degli anni hanno superato la
soglia dallarme. Confeuropa Consumatori e Osservatorio Nazionale Amianto - Ona
Onlus Sicilia, sono a disposizione dei Consumatori contribuenti interessati
presso le proprie sedi territoriali, dove potranno usufruire, gratuitamente, di
un consulto dei nostri Legali."
Qui l'interrogazione per
intero:
"Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-18585
presentata da PIPPO GIANNI martedì 20 novembre 2012, seduta n.720 GIANNI. - Al
Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che: i contribuenti delle province siciliane, colpite
dal sisma del dicembre 1990, hanno visto riconosciuto il diritto alla
restituzione del 90 per cento delle imposte relative al triennio 1990-1992, da
una sentenza della Corte di cassazione; tale sentenza, la n. 9577/2012, emessa il
17 aprile 2012, e depositata il 12 giugno, decretava che lo sconto del 90 per
cento concesso ai terremotati spettava sia a favore di chi non aveva pagato
nulla, sia a favore di chi aveva pagato tutto, attraverso il rimborso della
quota prevista;
nella sentenza, la suprema corte, richiamava una precedente
sentenza, la n. 20641 del 1o ottobre 2007, la quale aveva stabilito che
spettava a tutti la riduzione ad un decimo del carico fiscale nelle zone
colpite da eventi sismici; anche la sezione lavoro della Corte di cassazione,
si era pronunciata in tal senso, con due precedenti sentenze la 1247/2010 e la
11133/2010; con tale sentenza veniva riconosciuto il diritto per tutti i
contribuenti delle province di Catania, Siracusa e Ragusa, di veder loro
restituite le somme versate in maniera maggiorata; nel rispondere ad una
interrogazione a risposta immediata in Commissione finanze, su questa tematica,
il Sottosegretario Ceriani, ha dichiarato che l'Agenzia delle entrate, tenendo
conto delle sentenze emesse, si dichiarava disponibile a dare adeguate
istruzioni agli uffici per l'abbandono delle relative controversie consentendo,
di conseguenza, la restituzione di quanto dovuto ai singoli contribuenti;
nella stessa risposta si dichiarava, incomprensibilmente, che non
si sarebbe tenuto lo stesso comportamento nei confronti dei contribuenti
esercenti attività di impresa, i quali avrebbero dovuto proseguire nel
contenzioso nonostante le sentenze favorevoli della Corte di cassazione; a
tutt'oggi i singoli contribuenti che hanno fatto richiesta agli uffici
territoriali non hanno ricevuto i rimborsi sui quali vi era stato, oltre le
sentenze della Corte di cassazione, un impegno preciso da parte del
Sottosegretario; questo atteggiamento da parte delle Agenzie delle entrate che «persegue»
con tanta tenacia, in nome del bene comune, coloro che risultano insolventi
appare all'interrogante non soltanto incredibile ma addirittura una beffa -: se
sia a conoscenza di quanto sopra esposto e del rifiuto opposto dagli uffici
locali delle Agenzia delle entrate a restituire le somme spettanti ai singoli
contribuenti;
cosa intenda fare per mantenere gli impegni presi e rispettare le
sentenze della Corte di cassazione, affinché sia restituito quanto dovuto ai
singoli contribuenti delle province di Catania, Siracusa e Ragusa, mettendo
fine ad una controversia incomprensibile che rischia di danneggiare seriamente
l'immagine dell'Agenzia delle entrate e, conseguentemente, dello Stato agli
occhi di tutti i cittadini delle province interessate."
Fonte: La Sicilia 31 Maggio 2013